Fertilizzanti chimici: come nascono e quali sono le prospettive

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Quando si parla di agricoltura intensiva e industriale e dell’utilizzo di fertilizzanti chimici, è inevitabile toccare temi e argomenti molto complessi, come l’impatto ambientale e l’alimentazione.

La chimica e l’agricoltura hanno un rapporto fatto di netti contrasti: da un lato la prima ha permesso l’aumento della produttività dei campi, dall’altro ha immesso nell’ambiente sostanze inquinanti.

Basta solo pensare, che senza fertilizzanti chimici, l’agricoltura riuscirebbe a sfamare solo 4 miliardi di esseri umani, contro i 7 miliardi che popolano la Terra, e si perderebbero le tracce di moltissimi alimenti.

Conosciamo insieme le origini e lo sviluppo dei fertilizzati chimici nell’agricoltura.

Le origini dei fertilizzanti chimici

I padri dei fertilizzanti chimici sono i tedeschi Fritz Haber e Carl Bosch, che insieme hanno dato vita allo sviluppo di questi ultimi con quello che oggi è conosciuto come il “processo Haber-Bosch”.

Nel 1908 Haber sviluppò un processo in grado di sintetizzare l’ammoniaca e l’azoto, e nel 1913 Bosch lo perfezionò e lo rese commercializzabile per produrlo in larga scala.

Grazie a questi due scienziati tedeschi, premi Nobel per la Chimica per una delle più grandi invenzioni del XX secolo, l’agricoltura è in grado di sfamare buona parte della popolazione mondiale.

Il futuro dei fertilizzanti

Gli studi più recenti hanno dimostrato che molto dell’azoto presente nei fertilizzanti non viene assorbito del tutto dalle piante, ma si disperde nell’aria danneggiando l’ambiente. È per questo motivo che oggi si stanno studiando nuovi metodi per produrre fertilizzanti che siano il più possibile innocui.

Una delle sfide più grandi dell’agricoltura moderna, infatti, è riuscire a sfamare una popolazione in crescita tutelando, allo stesso tempo, l’ambiente.

Il Parlamento Europeo sta per approvare un regolamento che ha lo scopo di regolarizzare l’utilizzo di materiali riciclati per produrre fertilizzanti con una minima quantità di sostanze contaminanti, per tutelare l’ambiente e la salute delle persone.

Tra le normative di questo nuovo regolamento ci sarà:

  • etichettature più chiare per informare gli agricoltori sul contenuto di sostanze nutritive;
  • promozione di materiali riciclati per produrre fertilizzanti e contribuire all’economia circolare del paese;
  • introdurre sul mercato fertilizzanti organici;
  • stabilire un criterio di qualità con il marchio CE per la sicurezza ambientale

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