L’agricoltura biologica è una particolare tipologia di agricoltura, che cerca di preservare il ciclo di vita naturale delle coltivazioni, permettendo di avere dei prodotti più sani e limitando inoltre lo sfruttamento delle risorse naturali.
I silicati rappresentano una delle soluzioni migliori per quanto riguarda l’agricoltura biologica, si dividono in due diverse tipologie:
- Silicati di sodio
- Silicati di potassio
Entrambi sono due famiglie di sali dell’acido silicico, Il silicato di Sodio si ottiene dalla fusione della silice (SiO2) e del carbonato di sodio (Na2CO3) mentre invece il Silicato di Potassio si ottiene dalla fusione della silice (SiO2) con il carbonato di potassio (K2CO3)
I due prodotti hanno caratteristiche molto simili, oltre al campo dell’agricoltura biologica trovano applicazione in tantissimi campi, grazie alle loro caratteristiche:
- Sono ecologici
- Non sono tossici
- Sono inodori
Come agiscono i silicati di sodio e potassio sulle coltivazioni
Il silicato di sodio e quello di potassio, agiscono sull’agricoltura mediante due azioni principali:
- Un’azione meccanica, che permette alla vegetazione di formare una sorta di pellicola non organica che svolge il compito di difendere la vegetazione da insetti e parassiti.
Protegge inoltre dalla penetrazione degli austori dei funghi fitopatogeni. - Un’azione di tipo fisiologico, la vegetazione infatti, assorbendo il silicio, provoca un indurimento dei propri tessuti vegetali, questo fa si che la resistenza agli attacchi dei parassiti aumenti. Ad aumentare è inoltre anche l’induzione di resistenza grazie alla produzione di fitoalessine.
A ostacolare la vita dei batteri, contribuisce anche il ph alcalino dei silicati, in quanto questo contribuisce a creare un ambiente ostile per la loro proliferazione, in quanto prediligono gli ambienti acidi.
Le piante, oltre a quanto già elencato, con l’utilizzo dei silicati di sodio o di potassio, sviluppano anche una maggiore resistenza nei confronti dei terreni particolarmente aridi.
I silicati di sodio e potassio risultano particolarmente utili contro:
- Cocciniglie
- Afidi
- Acari
- Mosche delle colture
Entrambi sono anche inutili per contrastare l’oidio, una malattia trofica delle piante, che assumono sulle foglie, sui germogli e sui frutti un colore biancastro. Se non curato, l’oidio può portare a conseguenze spiacevoli per le piante.
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